Magnetoterapia

Campi magnetici a bassa intensità e frequenza variabile

Magnetoterapia

La magnetoterapia è un particolare tipo di terapia fisica strumentale che utilizza apparecchiature generanti campi magnetici a bassa intensità e frequenza variabile. 
I campi magnetici, già noti fin dall’antichità, sono quelli generati da magneti naturali (magnetite) o permanenti, comunemente definiti calamite, i quali non subiscono variazioni nel tempo e vengono, pertanto, definiti campi magnetici continui.
Molto più utilizzati in medicina sono, invece, i campi magnetici variabili a bassa frequenza che produce effetti fisici sulle strutture anatomiche in esso immerso, fra cui un’azione meccanica per ridurre il dolore, ed una forza elettromotrice indotta che determina esiti positivi nei casi di ritardi di consolidazione di una frattura.

Parametri della magnetoterapia:

  • Intensità che si misura in Gauss
  • Frequenza che si misura in Hz
  • Durata che varia, in genere, da 20 a 60 minuti.

In generale per l’effetto antalgico si utilizzano potenze da 10 a 50 Gauss e frequenze da 20 a 50 Hz; per i ritardi di consolidazione, invece, si utilizzano potenze da 60 a 100 Gauss e frequenze da 60 a 100 Hz.


Indicazioni della magnetoterapia:

  • Ritardi di consolidazione
  • Morbo di Perthes
  • Osteonecrosi vascolare dell’anca
  • Osteocondrosi
  • Osteoporosi
  • Artropatie degenerative
  • Affezioni miotendinee
  • Morbo di sudek
  • Portatori di osteosintesi rispettando l’indicazione dei parametri minimi (60 Hz – 60 Gauss)

Controindicazioni assolute:
Portatori di pacemaker, Portatori di protesi acustiche, Alterazioni della coagulazione (emorragie).