Ultrasuonoterapia
Ultrasuonoterapia
Gli ultrasuoni sono onde sonore aventi una frequenza superiori ai 20000 Hz e, pertanto, non udibili all’orecchio umano che percepisce onde sonore con frequenza compresa tra 16 e 7000 Hz. Le onde sonore sono vibrazioni acustiche che si propagano attraverso la materia allo stato solido, liquido e gassoso.
Gli apparati generatori di ultrasuoni sono costituiti da un generatore elettrico di corrente alternata ad alta frequenza che produce, in una lamina di quarzo, gli stimoli necessari a deformarsi. Davanti ai cristalli di quarzo vi è un diaframma metallico che emette gli ultrasuoni e viene posto a contatto con la cute attraverso l’interposizione di un agente di accoppiamento (gel, olio di paraffina, vasellina) allo scopo di assicurare una perfetta aderenza, evitando così la dispersione nell’ambiente delle onde sonore.
Per potenziare l’effetto antalgico si utilizzano anche degli antinfiammatori sempre sotto forma di gel (ad esempio voltaren, atrosilene o dicloreum).
Gli ultrasuoni possono essere somministrati in modalità continua o pulsata.
Per ottenere l’effetto termico si utilizza la modalità continua. Se, invece, si vuole ottenere l’effetto antalgico o antiedemigeno, si utilizza la modalità pulsata (brevissimo periodo di silenzio fra due emissioni acustiche) per sfruttare i fenomeni di cavitazione ed esplosione: il primo è l’aumento di volume di piccole bolle che sono presenti nei liquidi tissutali; il secondo è l’aumento di volume di tali bolle che portano all’esplosione.
Applicazione
L’applicazione degli ultrasuoni avviene secondo tre procedure:
Una seduta dura 5 – 15 minuti a seconda del distretto corporeo soggetto a trattamento.
Le indicazioni all’uso degli ultrasuoni di provata efficacia sono:
traumatologia dei tessuti molli, patologia tendinea ed inserzionale, borsiti, tendinite calcifica di spalla, contratture muscolari, rigidità articolari, esiti di lesioni muscolari, sindrome del tunnel carpale, osteoartrite, artrite reumatoide in fase quiescente, morbo di Dupuytren (in fase iniziale).
Per quanto riguarda l’uso degli ultrasuoni nei pazienti sottoposti a intervento di protesi (anca, ginocchio e spalla) risulta, in genere, controindicato in quanto potrebbero determinare problemi di stabilità della protesi stessa.